TENUTA MACCHIAROLA

LIZZANO - TARANTO - PUGLIA

"Storia di un farmacista che abbandona la chimica"

"Il modo migliore per comunicare il territorio è trasformare i frutti della sua terra". Siamo a Lizzano, entroterra tarantino fatto di pianure calde e soleggiate, con terreni ricchi di argilla e sabbia, votati da sempre al Primitivo. Domenico Mangione faceva il farmacista quando negli anni '80 comincia ad occuparsi dell'azienda di famiglia: 19 ettari in tutto in cui si producono cereali, ortaggi e vino. Pian piano l'arte vinicola lo rapisce e lo assorbe sempre di più. Nel 2005 impianta 6 ettari di Primitivo e comincia ad occuparsene personalmente. Due anni dopo la prima bottiglia del Primitivo "Unodinoi", a simboleggiare l'appartenenza ad una famiglia, un luogo, un gruppo. Dopo l'uscita del primo Negroamaro Domenico si spinge oltre e decide di intraprendere la strada del biologico. Abbandona la solforosa e i lieviti selezionati, malgrado i suggerimenti degli "esperti". Dice basta anche alla chimica in vigna: "mi bastava vedere un terreno incolto, dove cresceva di tutto, per convincermi che era possibile". macchiarola foto.jpgNel Dopo Primitivo e Negroamaro arrivano Fiano e Verdeca, a cui pian piano inizia a dare macerazioni più lunghe. I risultati sono ottimi, ma non fermano la voglia di sperimentare. Nel 2015 Domenico decide di lasciare la farmacia e di dedicarsi anima e corpo alle sue vigne. A breve giro arrivano il rifermentato da Primitivo: "un cavallo di razza" con le scarpe da ballo. E poi il bizona, Primitivo unico nel suo genere, ottenuto da uve vendemmiate in anticipo e poi lavorate ad acino intero con fermentazione carbonica. "Quando pianti un vigneto non sei più padrone di te. Dipendi dalla tua terra e ci resti legato in modo indissolubile".